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Imparare ad alimentarsi è la base per un sano stile di vita. La parola dieta, infatti, deriva al greco "diaita" e significa abitudine, modo di vivere: ai giorni nostri diremo appunto stile di vita. La dieta non è quindi l'essere "messi a stecchetto", bensì, si riferisce a una serie di buone pratiche, alimentari e non, che consentono di vivere nel modo più corretto, di prevenire determinate condizioni e di massimizzare al massimo le nostre energie per raggiungere dei traguardi.
Il mio metodo si basa su questo: sfatare il falso mito del binomio "sono a dieta - mangio poco" e rafforzare il concetto dello "sto a dieta (seguo un corretto stile di vita) perché mi voglio bene".
Come abbiamo visto, quindi, mettersi a dieta non significa quindi mangiare poco e compiere rinunce. Al contrario, lo stare a dieta serve per migliorarsi non solo sotto l'aspetto alimentare ma in quello che è definibile come il totale campo psicofisico.
Il mio approccio con la persona che si presenta in studio vuole essere molto umano e amichevole. La persona non deve sentirsi un paziente ma un essere umano pronto a mettersi in gioco, a cambiare abitudini e pronto a stabilire un rapporto di fiducia con me.
Dalla mia parte metto a disposizione le mie conoscenze nel campo della biochimica e della scienza dell'alimentazione a nostro servizio per raggiungere un certo scopo. Dall'altra parte c'è invece bisogno di impegno, forza di volontà e apertura al cambiamento.
Ma cos'è il cambiamento?
Ebbene, è molto difficile definire questa parola nella vita reale. Tutti noi siamo portati a semplificare al massimo le parole: cambiamento significa cambiare, diremmo tutti. Ma se ci pensate siamo ancora li: cosa significa cambiare?
Cambiare è un'attitudine? Possiamo farlo tutti? Bisogna essere predisposti?
Ecco che, ancora una volta, la scienza ci viene in aiuto.
Cambiare è alla portata di tutti, questo è vero; tuttavia non tutti siamo in grado di farlo da soli. C'è l'individuo che ha problematiche della sfera psichica e che quindi ha bisogno dell'aiuto di uno psicologo; c'è chi non si trova bene sul lavoro ma non ha il coraggio di cambiarlo e allora ha bisogno di un consulente; c'è chi ha problemi alimentari e allora ha bisogno del nutrizionista.
Sapete, all'esame di maturità, nel lontano 2010, la mia professoressa di letteratura disse alla mia classe una frase stupenda: "il mondo è come lo crei tu" (Tolkien). Questa frase è sensazionale: potente e semplicissima allo stesso tempo. Il mondo è come lo creiamo noi: significa che se vogliamo cambiarlo possiamo farlo.
Il nutrizionista serve esattamente a questo: aiutare e accompagnare una persona in un processo di cambiamento per poter rendere "il mondo come lo vuole lei".
Ma chi è il nutrizionista?
In realtà il titolo "nutrizionista" NON ESISTE!!!! No, non sto pestandomi da solo un piedi. Esistono SOLO tre figure professionali che possono elaborare piani alimentari e tutte e tre possono definirsi nutrizionisti:
1) Il biologo nutrizionista: un professionista laureato in biologia, abilitato all'esercizio della professione biologo e iscritto all'ordine nazionale dei biologi (ONB) che lavora in totale autonomia;
2) Il medico abilitato e iscritto all'ordine dei medici. Questa figura è l'UNICA che può prescrivere farmaci e/o esami medici.
3)Il dietista: un professionista sanitario che però lavora a contatto con il medico.
CHIUNQUE non soddisfi i criteri di cui sopra NON può scrivere un piano alimentare. In caso contrario si è di fronte ad un reato penale: l' abuso di professione!! NON FIDATEVI DI TUTTI, INFORMATEVI SEMPRE!!